Carceri campane: allarme droga e cellulari, ultimi accertamenti ad Avellino e Ariano Irpino
Il continuo rinvenimento da parte della Polizia Penitenziaria di droga e cellulari nelle carceri regionali assume i contorni di un vero e proprio allarme. Ultimi ritrovamenti, rispettivamente, nelle Carceri di Avellino e Ariano Irpino, dove droga e cellulari sono arrivati dal cielo e dalla terra. La notizia e' stata data dal Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPP, per voce del Segretario Nazionale per la Campania Emilio Fattorello: "Ieri, al Carcere di Avellino, dopo il sorvolo di droni con trasporto di droga nei giorni scorsi, era stata trovata della droga in un pacco spedito a un detenuto.
Nel controllo del pacco postale in arrivo, il personale della Polizia Penitenziaria, all'interno di caramelle regolarmente confezionate (per la precisione le classiche girelle), sono state trovate numerose palline contenenti sostanza stupefacente del tipo hashish. Si pone quindi, ancora una volta, il problema dei pacchi postali autorizzati, che non devono contenere generi alimentari e provviste di vario genere nonché i limiti di peso e numero di detti pacchi diretti alla popolazione detenuta”.
“In due spazi aperti all'interno dell'Istituto”, continua Fattorello, “la Polizia Penitenziaria, durante un'operazione di servizio e controllo, ha rinvenuto due pacchi contenenti 7 cellulari con relativi caricabatterie e gli altri 23 grammi di droga. di hashish e circa 5 grammi di cocaina. Si presume quindi che sorvolino droni che hanno sganciato il loro carico illegale ma che fortunatamente non hanno raggiunto i destinatari. Non è la prima volta che droni sorvolano il carcere di Ariano, dove non c'è sorveglianza di sentinelle sul cinta muraria e nemmeno il servizio di ronda a causa della grave carenza organica più volte denunciata da SAPP Campania.La nostra soddisfazione va al personale dei Baschi Azzurri in servizio nei due istituti irpini per la professionalità messa in atto per garantire legalità e sicurezza, nonostante le numerose criticità esistenti.
Ferma restando la denuncia di Donato Capece, segretario generale della SAPP: "Dal 2015 denunciamo l'introduzione illecita di sostanze stupefacenti, e di oggetti comunque vietati, nonché di telefoni cellulari, all'interno dei penitenziari, attraverso l'utilizzo di droni. Infatti, se da un lato i droni hanno grandi potenzialità di sviluppo, dall'altro comportano anche innumerevoli problematiche in termini di privacy e sicurezza, in quanto per loro natura si prestano ad essere utilizzati in svariate attività illecite.Credo che anche l'utilizzo di droni con telecamere di sorveglianza automatizzate possono contribuire alla sicurezza delle istituzioni: queste possono essere pilotate a distanza da personale esperto, o molto più semplicemente programmate con piani di volo predefiniti (vista la limitata copertura che deve essere sorvolata) che non richiede necessariamente personale altamente specializzato. di body scanner di ultima generazione (come quelli presenti negli aeroporti), collocati nelle aree interviste e all'ingresso degli istituti, possono aiutare la Polizia Penitenziaria per contrastare l'introduzione di telefoni cellulari e oggetti non consentiti nel pieno rispetto della privacy delle persone e per questo esorto l'Amministrazione Penitenziaria a individuare i fondi necessari per investire nella sicurezza delle nostre carceri”.
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